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[§ 73-75] | conc. gen. dell’equil. econ. | 173 |
Il risultato finale è lo stesso; ma l’individuo ci giunge in due modi diversi. Può darsi che possa liberamente scegliere quel modo che a lui più piace e può darsi di no. Generalmente accade il secondo caso. Ciò che si oppone a che l’individuo abbia libera scelta di quei modi, è un ostacolo di secondo genere.
74. Partendo dal punto m per recarsi in n, vi sono infiniti sentieri, cioè msn, ms'n,ms''n, ecc.
Uno di quei sentieri può avere la forma di una retta, oppure di qualche specie Fig. 8di curva. Il secondo genere di ostacoli ha per effetto di determinare talvolta il sentiero che solo si può seguire movendo da m, e talvolta solo la specie dei sentieri che si possono seguire. Per esempio, vedremo un caso (§ 172), in cui l’individuo può muoversi da m seguendo una rotta unica. Vedremo un altro caso (§ 172) in cui quella retta può essere qualsiasi: cioè l’individuo ha la scelta fra infiniti sentieri che passano per m, purchè tutti rettilinei. E vedremo altri casi in cui l’individuo segue una linea spezzata (VI, 7).
75. Le linee di indifferenza degli ostacoli, nelle trasformazioni oggettive. — Per gli ostacoli di primo genere esistono certe linee che sono analoghe alle linee d’indifferenza pei gusti.
Supponiamo che una merce A sia trasformata in altra B, e siano note le quantità di B che si otterranno per 1, 2, 3,... di A.
Tiriamo due assi coordinati, e per ciascuna quantità o a di A seguiamo la quantità a b di B prodotta. Avremo così una curva b b' b''.., che diremo