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[§ 77-78] | introduz. alla scienza sociale | 93 |
termina quindi precisamente le forme, ma solo certi limiti che quelle forme non possono varcare.
Così è certo che un popolo bellicoso non può avere sentimenti assolutamente vili, istituzioni eccessivamente pacifiche, costumi imbelli; ma al di qua di quei limiti i suoi sentimenti, le sue istituzioni, i suoi costumi possono variare moltissimo e quindi sono determinati da altre circostanze, che non sono la selezione.
78. I popoli già alquanto inciviliti hanno istituzioni tanto meno severe pei debitori, quanta maggiore abbondanza posseggono di capitali mobiliari. Questo fatto, considerato superficialmente, pare confermare interamente la teoria del § 76, e si può dire: tanto meno capitali mobiliari possiede un popolo, tanto più sono preziosi, tanto maggiore è il bisogno di conservarli e di aumentarli: quindi tanto più rigidi debbono essere gli ordinamenti diretti a tale scopo.
Tale ragionamento è in parte vero, ma anche in parte falso. È vero, in quanto che i popoli che hanno pochissima ricchezza, se non hanno ordinamenti che valgano ad impedirne la distruzione, presto cadono nella barbarie. È falso, in quanto che quegli ordinamenti non seguono precisamente il corso dell’aumento della ricchezza; onde non divengono sempre meno rigidi man mano che questa cresce; ma può accadere che per un poco di tempo rimangano costanti, o anche che divengano più rigidi, mentre cresce la ricchezza. La corrispondenza tra i due fenomeni non è perfetta, ma solo grossolanamente approssimata.
Giova anche notare che tale corrispondenza tra i due fenomeni non è conseguita solo per mezzo della selezione. In una società in cui scarseggiano