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un sogno 15

suno ci ha fatto ridere più umanamente del Porta.

Per capire però il Porta non basta saper l’italiano, ma si deve studiare il milanese, un dialetto molto celtico, che si parlava dieci secoli or sono in gran parte della Lombardia, quando l’Italia aveva più di venti dialetti diversi.

E poi, anche senza Dante e senza il Porta, io avrei studiato l’italiano prima d’ogni altra lingua morta, perchè essa era la figlia prediletta e primogenita del greco e del latino e in sè concentrava i succhi di due fra le massime civiltà del mondo, e ad esse se n’aggiunse una terza di suo, non meno gloriosa delle altre. Parlando italiano si ripensa Socrate e Fidia, Aristotile e Apelle; si ripensa Cesare e Tacito; Augusto e Orazio; Michelangelo e Galileo; Leonardo e Raffaello. Mai nessuna altra lingua ebbe una genealogia più nobile e più grande. Ecco anche perchè, quando si fondarono gli Stati Uniti d’Europa, per facile consenso di tutti, Roma fu scelta a capitale. —