Pagina:Maineri - Ricordi delle Alpi.djvu/27


brogio. 23

noscenza mi prese la destra e me la baciò replicatamente. Indi, levatasi una rosa selvatica, che teneva tra lo scollo del vestitino, me la porse con un sorriso tutto spontaneità e amore: e lì di colta, simile a gazzella, velocemente fuggiva verso il paesello.

Donde trovare frutto più innocente di gratitudine? Chi paga la rosa spampanata, che mi donò l’innocenza?

M’innoltrai facendo la via: ma la voglia di riprendere la lettura delle poesie di Giacomo Leopardi era smessa: troppe idee in quel momento mi passavano in mente, e mi piaceva di seguitarle, si come facciamo talora inconsci con una dorata farfalla.

Fatto buon pezzo di strada, mi assisi sopra uno scoglio contemplando il riottoso volgere delle acque del Màllero: il loro fragore, que’ fiotti crestati di bianco argentino e il canto d’una villanella poco discosta mi portarono a un raccoglimento, che mi colmò d’insolita quiete, sì che non tardai a scordare me stesso e le impressioni dei circostanti oggetti. Mi tolse di quella distrazione il giungere d’un vecchio campagnuolo, che, tirandosi dietro un asino carico di legna, andava tra sè farneticando: se non che, allora che mi fu quasi di costa, rivoltosi con gaia ciera: