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DELL’ISTORIA
DI
VERONA
LIBRO SECONDO
Non poteano i Veneti non esser nazione di molto grido, e non esser sozietà di gran forza, mentre sì ampio paese occupavano, quanto è dal Chiesio al mare, e quanto è tra ’l Po e l’Alpi, e regioni teneano, delle quali difficilmente in qualunque parte si troveranno le più fertili, le più deliziose e le più felici. La prima notizia de’ fatti di questa gente, e per conseguenza de’ Veronesi, si ha per occasion della guerra de’ Galli Senoni contra Roma, già che per lo più tanto sappiamo degli antichi popoli occidentali, quanto ebbero a far co’ Romani. Bella memoria adunque ci ha unicamente conservata Polibio (lib. 2: Τῶν Οὐενετῶν ἐμβαλόντων ec.); cioè che quando i Senoni con l’aiuto degli altri Galli Cisalpini entrarono vittoriosi in Roma, l’anno 364 dalla sua fondazione, furono al fine costretti a ritirarsi e a far pace, per aver prese l’armi i Veneti contro di essi, ed essere entrati ne’ lor confini. Gran corpo e gran comunanza fin dal quarto secolo di Roma