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56 | Luigi di San Giusto |
e ditegli con tristi e mesti accenti |
Le pare che il mare, il lido, la campagna possano intendere le sue querele, e il suono degli acerbi suoi lamenti:
Io dico che dal giorno |
L’idea della morte le si affaccia sempre più frequente; anzi il pensiero che potrà ritrovare in essa la pace perduta le fa invocare il sempiterno sonno. Mai, mai ella non s’acqueta; il suo piangere e il suo gridare non giunge là dove l’oblioso amante s’indugia.
In certi momenti se non di calma almeno di stanchezza, ella si contenterebbe pur di poco.
Deh, foss’io certa almen che alcuna volta |