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canto settimo

Con falsi nomi all’oprar tuo contende,
La man caccia su’l volto, e la sbugiarda!
Ahi, che al vento io favello! Armi, armi, grida
520Dal mar britanno alla regal Pirene




L’angiol guardollo, e dileguossi al vento,
come vapor di nebbia vespertina
che s’innalzi dal mar...

(pag. 111)


Ogni gente, ogni petto; ecco, già sento
Il fragor della pugna; e quando a mille
Divora i prodi la fulminea morte
Su le ripe contese, una linguarda
525Turba su le fraterne ossa s’impanca,
E il vinto insulta, e al vincitor si arrende!



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