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426 malmantile racquistato

50.
Dagli dunque la mano in mia presenza.
E voi, o General, datela a lei;
Ch’io voglio prima della mia partenza
Veder solennizzar questi imenei.
Ma per non recar tedio all’udïenza,
Idest a chi ascolta i versi miei,
Col trattar sempre d’una stessa cosa
Lasciamgli, e andiamo incontro a un’altra sposa.
51.
Seguito col suo eroe1 già Psiche avea
La strega che da lui fuggiasi ratta;
Quand’ei l’incorse colla cinquadea2
Perch’al duello non volle la gatta3,
E per questa rival nuova Medea,
Che rovinata l’ha intrafinefatta4,
Adesso è tribolata al maggior grado,
E s’allor pianse, or qui tira per dado5.
52.
Perchè dopo d’aver cercato tanto
Amor, di chi fu sempre ansiosa e vaga,
Sel trova chiuso in un luogo d’incanto,
Per opra pur di questa crudel maga.
La quale in quei frangenti fatto il pianto6
Di patria e beni, di morir presaga,
E che in suo onor doveansi fra poco
Alzar capanne7 e far cose di fuoco8;

  1. St. 51 Col suo eroe. ecc. Vedi c. X, 27 (Nota transclusa da pagina 477)
  2. Cinquedea. La spada; forse dall’ impugnarla colle cinque dita. (Nota transclusa da pagina 477)
  3. Non volle la gatta. Non volle badare, non volle trattenersi quasi ruzzando, come si fa colla gatta. (Nota transclusa da pagina 478)
  4. Intrafinefatta. Affatto, era voce usata quasi unicamente nel contado a’ tempi del Minucci. (Nota transclusa da pagina 478)
  5. Tira per dado. Piango più che mai; forse dai lamenti dei soldati che dovendo esser decimati, tirano a sorte la propria condanna. (Nota transclusa da pagina 478)
  6. St.52. Fatto il pianto. Messo per perduta la patria e i beni. (Nota transclusa da pagina 478)
  7. Alzar capanne ecc. Vedi sopra, st. 13. (Nota transclusa da pagina 478)
  8. Cose di fuoco nel significato ovvio, Cose stupende. (Nota transclusa da pagina 478)