50. Dagli dunque la mano in mia presenza.
E voi, o General, datela a lei;
Ch’io voglio prima della mia partenza
Veder solennizzar questi imenei.
Ma per non recar tedio all’udïenza,
Idest a chi ascolta i versi miei,
Col trattar sempre d’una stessa cosa
Lasciamgli, e andiamo incontro a un’altra sposa. 51. Seguito col suo eroe1 già Psiche avea
La strega che da lui fuggiasi ratta;
Quand’ei l’incorse colla cinquadea2
Perch’al duello non volle la gatta3,
E per questa rival nuova Medea,
Che rovinata l’ha intrafinefatta4,
Adesso è tribolata al maggior grado,
E s’allor pianse, or qui tira per dado5. 52. Perchè dopo d’aver cercato tanto
Amor, di chi fu sempre ansiosa e vaga,
Sel trova chiuso in un luogo d’incanto,
Per opra pur di questa crudel maga.
La quale in quei frangenti fatto il pianto6
Di patria e beni, di morir presaga,
E che in suo onor doveansi fra poco
Alzar capanne7 e far cose di fuoco8;
↑St. 51 Col suo eroe. ecc. Vedi c. X, 27 (Nota transclusa da pagina 477)
↑Cinquedea. La spada; forse dall’ impugnarla colle cinque dita. (Nota transclusa da pagina 477)
↑Non volle la gatta. Non volle badare, non volle trattenersi quasi ruzzando, come si fa colla gatta. (Nota transclusa da pagina 478)
↑Intrafinefatta. Affatto, era voce usata quasi unicamente nel contado a’ tempi del Minucci. (Nota transclusa da pagina 478)
↑Tira per dado. Piango più che mai; forse dai lamenti dei soldati che dovendo esser decimati, tirano a sorte la propria condanna. (Nota transclusa da pagina 478)
↑St.52. Fatto il pianto. Messo per perduta la patria e i beni. (Nota transclusa da pagina 478)
↑Alzar capanneecc. Vedi sopra, st. 13. (Nota transclusa da pagina 478)
↑Cose di fuoco nel significato ovvio, Cose stupende. (Nota transclusa da pagina 478)