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366 malmantile racquistato

26.
Poich’egli vede in somma che costei
Altrimenti non torna, fa i suoi conti
Che sarà ben ch’ei vada a trovar lei,
Come faceva Macometto a’ monti1;
E perch’ell’ha due gambe ed egli sei,
Mentre però di sella ei non ismonti,
L’arriverà; nè prima il destrier punge
Ch’all’entrar di palazzo ei te la giunge.
27.
Martinazza che teme del suo male,
Vedendo che ’l nemico se le accosta,
Tre scaglion c’ha la porta a un tempo sale,
E gli dà nel mostaccio dell’imposta;
Dipoi dandola a gambe per le scale
Senza dar tempo al tempo o pigliar sosta,
Insacca nel salon là dove è il ballo,
Ed ei la segue, sceso da cavallo.
28.
Appunto era seguíto in sul festino,
Come interviene in tresche di tal sorte,
Che due di quei che fanno da zerbino
S’eran per donne disfidati a morte;
L’un forestiero, e smenticò pel vino
L’armi la sera, anch’ei cenando in corte;
Ha spada accanto il cortigian, ch’è l’altro,
Ma più per ornamento che per altro.

  1. St. 26. A’ monti, a’ quali aveva Maometto ordinato che per miracolo venissero a lui. (Nota transclusa da pagina 423)