2. Ma e' son da compatir s'e'fanno errore,
Benchè non sembri mancamento questo;
Se chi a menar la man non gli dà il cuore,
In quel cambio a menare i piedi è lesto.
Oh, mi direte, vanne del tuo onore;
Sì; ma un po' di vergogna passa presto:
Meglio è dire: un poltron qui si fuggì,
Che: qui fermossi un bravo e si morì. 3. Dunque appien mostra in zucca aver del sale:
Chè il savio sempre fugge la quistione1;
Anzi veder facendo quanto ei vale
Nel giocare2 al bisogno di spadone,
E che chi a nessun vorria far male
Sa ritirarsi dall'occasïone,
E senza pagar taste o chi lo medichi
Dà campo che di lui sempre si predichi. 4. Ma voi che di question fate bottega,
Credendo immortalarvi; e che vi giova
Far la spada ogni dì com'una sega
E porvi a' rischi e fare ogni gran prova,
Se quando poi la morte vi ripiega,
«Il vostro nome appena si ritrova?»
Or imparate un po' da Martinazza,
Ch'ella v'insegnerà come s'ammazza.
↑Fugge la questione, facendo piuttosto vedere quanto ecc., e che ecc. Qui si sottintende A due gambe. (Nota transclusa da pagina 420)