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note all'ottavo cantare 313

venditore di robe usate. In su i poggi. Anche i montanari si tengono in lusso. — I cannelli sono arnesi dei tessitori di lana, i quali facilmente sono unti. — Di punto. Ricamate e trapuntate.

St. 15. Pena dei cinque soldi. Vedi c. V, 30. — Brache d’or. Il Garani. Vedi st. 7. Così chiamasi anche il fante di danari nelle minchiate, perchè è dipinto con calzoni gialli. — Fa il mangia. Fa il bravo, che mangerebbe gli uomini vivi. Era il Mangia una statua posta sulla torre dell’oriuolo di Siena. La dolorosa istoria del Mangia è questa. Dicono che un gobbo fiorentino ritrovandosi a Siena, volle salire sulla torre, dicendo che andava a fare una visita al Mangia. Quando fu su, guastò in parte il congegno pel quale la statua ad ogni ora veniva fuor dalla torre a batter le ore. Sceso ch’ei fu, gli domandarono; Che t’ha detto il Mangia? Rispose il gobbo: E’ m’ha detto ch’all’undici sarà in piazza. E con questo si partì per Firenze. Allo scoccar dell’undici il povero Mangia fu in pezzi nella piazza di Siena. Ma la memoria di lui dura eterna: Salutami il Mangia è anche oggidi l’addio scherzoso che si dà a chi parte per Siena.

St. 17. Diverso. Strano. — Penzolo. Qui, Mazzo pendente. — Trebbiano. Qui intende l’uva così detta.