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Da un brano di Erodoto si deduce come egli comprendesse i Liguri fra gli abitanti della regione lambita dal Mar Nero; altri autori li collocavano alla estremità orientale di questo mare ed accennano alla città di Kutaia (forse l’odierna Kutais) nell’antica Colchide come loro sede. A me sembra inverosimile l’ipotesi di una stretta affinità fra gente che popolava in tempi remoti paesi così lontani fra loro; nè so acconciarmi al supposto di una origine comune e tanto meno a quella di una emigrazione in Oriente dei Liguri propriamente detti.

Nel III secolo prima dell’êra volgare Eratostene attribuiva ancora il nome di Liguri agli abitanti di gran parte del bacino circummediterraneo a ponente della penisola italiana, ed è presumibile che pei Greci dei suoi tempi fossero tali i popoli dell’estremo occidente, rimasti affatto estranei alla civiltà ellenica. Nel modo stesso che durante il medioevo bastò l’errore di Colombo perchè gli abitanti del nuovo continente fossero detti Indiani e questo nome fosse loro attribuito fino ai nostri giorni, sebbene sieno ben diversi sotto tutti gli aspetti dai popoli dell’India propriamente detta, così nei tempi più remoti una tradizione infondata, una analogia intraveduta che poteva aver per base taluno di quei costumi comuni a tutti i popoli barbari, fu sufficiente a dar credito ad erronei riferimenti.

Secondo Polibio, dopo l’invasione dei Galli, dei Cenomani, dei Salluvi, dei Boi, dei Senoni, in Italia, s’intendeva per Liguria il paese limitato a nord dal Po, ad ovest dal Varo e dalle Alpi, al sud dal mare e ad est dalla Trebbia e dall’Arno. Pisa, soggiunge, era la prima città etrusca, ben s’intende per chi procedeva verso il mezzogiorno. Sempronio poneva la nostra regione fra il Varo e la Magra, e così molti altri scrittori.