Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
avvertimento. | 11 |
siamo tenuti a quelle che a noi sono sembrate notabili, giudicando con criteri il meno possibile personali. Coi nomi abbiamo fiducia di somministrare una guida poco men che sicura; e ciò che a proposito di essi viene esposto non è e non può essere altro che un regesto di cose, per le quali d’altronde pensiamo che assai difficilmente si possano ottenere risultati capaci di sodisfare anche soltanto gli studiosi di cose galileiane: questi, nonostante siano con esse familiari, e fors’anco appunto per cotesto motivo, sanno benissimo non esservi indice, e sia pur minuzioso e diligente, che dispensi dal ricondursi alla fonte, e dall’indagare il senso bene spesso recondito d’una frase, d’un’allusione, d’una divinazione talvolta. Questo deve fare ognuno da sè, e non v’è indice che sopperisca.
E per entrare in qualche maggior particolare circa le norme seguite nella compilazione di questo Indice, diremo che anche quanto ai nomi ed al regesto ad essi relativo noi non li abbiamo trattati tutti in modo uniforme: vi sono infatti nella biografia di Galileo alcune figure così notevoli, vuoi nelle attinenze familiari vuoi nelle scientifiche, da non potersi considerare alla medesima stregua delle centinaia di coloro che si trovarono con lui in qualche relazione, e delle migliaia di nomi registrabili nell’Indice soltanto perchè risultanti dallo spoglio dei documenti. E poichè un limite bisognava pur porre nel tener conto della materia onomastica somministrata dai volumi delle Opere, ed in particolar modo da quelli del Carteggio e dei Documenti, ci è sembrato ragionevole e sufficiente, che, dopo aver posto in evidenza con espressa menzione i fatti e le circostanze di maggior rilievo, si soggiungesse la semplice indicazione dei passi dove il nome si trovi accompagnato da circostanze non meritevoli di particolar nota o menzione; e così al circostanziato regesto di ciascuna rubrica susseguisse la nuda enumerazione delle pagine dove quel nome ricorre. E ciò perchè un particolare pur trascurabile, come privo d’interesse generico, può averlo per chi d’una determinata persona faccia oggetto di studio.
Dai nomi abbiamo, di regola e per deliberata intenzione, esclusa qualsiasi indicazione del carattere qualificativo delle persone a cui si riferiscono e che risultasse dai luoghi addotti; fatta soltanto qualche eccezione per evitare ambiguità d’omonimie, o per alcun altro caso rarissimo d’opportunità, specialmente se si trattava di qualche rimando. Del resto, quei nomi dell’Indice, ai quali prefiggemmo un asterisco, trovano conveniente illustrazione in altra parte del volume, come or ora diremo.
Rispetto poi all’ordinamento delle materie sotto ciascuna rubrica, sia di nomi sia di cose, altra grave difficoltà emergeva dall’indole stessa della nostra Edizione, la quale, sebbene governata dal criterio assoluto e indeclinabile dell’ordine cronologico, presenta almeu quattro diverse cronologie: delle opere scientifiche (Vol. I-VIII); degli scritti letterari (Vol. IX); del Carteggio (Vol. X-XVIII);