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in cuor suo l’amore del patrio suolo, divisò di ricondurvisi. Dedicatosi ivi alla direzione delle ereditate sostanze, trasse i suoi giorni fra le dolcezze di una quiete beata, in una ridente campagna in prospettiva all’Egeo. Colà divise egli il suo tempo fra gli amori ed il vino, e non si rimase dal comporre canzoni, in cui si ravvisano le più seducenti idee delle campestri delizie.

Cleobulo, Smerdi, Batillo e Megiste sono i quattro fanciulli che si vogliono amati da lui.

Arse pure per varie donzelle, fra cui in special modo vuolsi annoverare la poetessa Saffo, Euripile, e forse anche Cibele.