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dola che in tempo tanto migliore mi portava per quella laguna medesima, e le gondole del lago di Como e quelle del lago Maggiore, e le barchette del Po, e quelle del Rodano e della Sonna!... Oh ridenti anni svaniti! E chi era stato al mondo, felice al pari di me?

Nato da’ più amorevoli parenti, in quella condizione che non è povertà, e che, avvicinandoti quasi egualmente al povero ed al ricco, t’agevola il vero conoscimento de’ due stati, — condizione ch’io reputo la più vantaggiosa per coltivare gli affetti; — io, dopo un’infanzia consolata da dolcissime cure domestiche, era passato a Lione presso un vecchio cugino materno, ricchissimo e degnissimo delle sue ricchezze, ove tutto ciò che può esservi d’incanto per un cuore bisognoso d’eleganza e d’amore avea deliziato il primo fervore della mia gioventù: di lì tornato in Italia, e domiciliato co’ genitori a Milano, avea proseguito a studiare ed amare la società ed i libri, non trovando che amici egregi, e lusinghevole plauso. Monti e Foscolo, sebbene avversarii fra loro, m’erano benevoli egualmente. M’affezionai più a quest’ultimo; e siffatto iracondo uomo, che colle sue asprezze provo-