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A TRAJANO CAVANILLA
SIGNORE DI TROJA E DI MONTELLA
LI SALICI
ARGOMENTO
Descrive il Sannazaro in questo Poemetto la metamorfosi delle Ninfe del Sarno in Salici, mentre inseguite dai Satiri tentavano di gettarsi nel fiume. L’imitazione è presa dal libro I. di Ovidio, ove descrive il cangiamento di Dafne in Lauro, e ricorda in tutto la favola di Siringa.
Se dolce ozio il consente, e tuttor agita
Sue miti fiamme quella Dea, cui portano 119
Conche cerulee intorno all’onde liquide,
Che di Pafo turrita, e scudo vantasi 120
5Della ricca Amatunta; i miei ricevere 121
Carmi affrettati in riva al fiume piacciati
O Cavanilla, non per fama dubbia,
Ma d’eventi per lungo ordin variabile
A me ben noto, e fatto ragguardevole.