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monte Ceraunes, e finisco su l’Ellesponto1. Là è la terra di Tessaglia ove Giulio Cesare combattea contra Pompeo; e Macedonia, là ov’è la città di Atene, e monte Olimpo, che tuttavia riluce, ed è più alto che questo aere ove gli uccelli volano, secondo che gli anziani2 dissero, che vi montaro.

Poi si è la terra di Tracia, ove sono li Barbari, Romania e Costantinopoli. E sappiate che nella fine di Tracia, verso settentrione, corre il Danubio3, ch’è il maggiore fiume di Lamagna.

Poi sì v’è dentro al nostro mare l’isola di Creta4, ove lo re Cres5 regnò in prima, secondo che ’l conto dice qua a dietro, nel catalogo delli re di Grecia.

  1. Corretto l’Esporis delle stampe, in Ellesponto col t Elesponis, e la variante Elespaniz di un codice del Chabaille.
  2. Fra gli altri errori il maestro non ha questo. Corretto Asiani, in anziani col ms. Vis. e col t li ancien dient Bono così traduce anche altrove. È bello sapere, che rade volte poggiarono tant’alto, e non senza nobile ragione: aucune foiz i monterent, un codice aggiunge par soutillitè.
  3. Il t le Danoi, che è la Danoia di Dante.
  4. Corretto Grecia, in Creta, col t. L’autore cita sè stesso, libro I cap. 28 ove dice Creta, e non Grecia. Il ms. Vis. Grecia.
  5. Corretto Aes, in Cres, col t. Tre codici del Chabaille leggono Aes.