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Capitolo XLIII.


Il Sorio postilla: «È verissimo che nel 21 gennaio, come sul nostro polo artico è il maggior freddo, così nel 21 luglio sul polo antartico è il maggior caldo che mai potesse essere altrove d’estate, ed e converso, come dice qui il nostro Autore. Questa verità fu provata a ragioni belle e chiare dal professor Gioacchino Pessuti in una sua lettera, e dal signor de Mairan nell’Accademia di Parigi, anni 1719, 1721, 1765. E sono eziandio da leggere tre dotte dissertazioni del P. Fontana stampate a Pavia l’anno 1780.»


Ancora sul Capitolo XLIII.


Dante al primo vedere nel Purgatorio spuntare il sole da quella parte che nell’emisfero superiore era occidente, ne stupì.

     Gli occhi prima drizzai a’ bassi liti;
Poscia gli alzai al sole, ed ammirava
Che da sinistra n’eravam feriti.
                                                  (Purg. IV.)

Virgilio, suo maestro al mondo di là, gli ripete, comechè in istile sublime, questa lezione che Brunetto gli aveva data al mondo di qua.