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ILLUSTRAZIONI





LIBRO PRIMO




Capitolo I.


La sapienza dei Latini, sofia dei Greci, da ser Brunetto è abbracciata nell’infinita latitudine, per cui da Cicerone fu detta la scienza delle cose divine ed umane. Pitagora quasi spaventato innanzi a tanta ampiezza, modestamente s’intitolò filosofo e non sofo, cioè amatore anzi che posseditore di essa. Il sublime concetto nel proemio dell’opera, ci addita senza più il maestro di Dante, degno del memorabile elogio di tanto discepolo, come abbiamo dimostrato.

I nomi di Tesoro, di Somma, di Corpo, applicati alla scienza, sono alquanto strani per noi. Non erano tali, quando nelle mani di tutti, oltre libri omonimi di Provenzali, era il Thesaurus sanctorum patrum, la Summa theologica, il Corpus juris. Di qui qualche oscurità in qualche frase e concetto del libro.


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