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dell’Olimpo. Colà incontra l’astronomo Tolomeo: ma qui il poema è bruscamente troncato, come dicemmo16.
Il Favolello è un’epistola, nel metro stesso del Tesoretto, a ser Rustico di Filippo, poeta fiorentino, suo amico17.
Se gli attribuisce il Fiore di filosofi, e di motti savi, sull’autenticità del quale è a leggere il Nannuci, nell’opera citata, che ne pubblicò una parte. (V. Illustrazione del Prologo del lib. VI del Tesoro).
La Rettorica di ser Brunetto Latini, è il Trattato de inventione di M. Tullio, da esso volgarizzato, che possediamo ora in parte. Non è il primo libro delle partizioni, come scrisse il Fontanini. A torto il Salviati dubitò dell’autenticità di questo volgarizzamento, oltre la testimonianza del Villani, avendo in suo favore altresì quella di Brunetto, e dei secoli. È inserito in gran parte nel libro VIII del Tesoro.
L’Etica di Aristotele attribuita a Brunetto che è il Libro dei vizi e delle virtù ricordato dal Villani, è il libro VI del Tesoro, che prima fu compilato, e poscia dall’autore annestato nella maggior parte del Tesoretto.
Possediamo inoltre alcuni volgarizzamenti di Orazioni di Cicerone, di Livio, di Sallustio ecc.