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SECCHIA RAPITA


CANTO QUINTO.

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ARGOMENTO.


È preso Castelfranco: e con auspici
     Poco fausti a Bologna il nunzio giunto,
     De’ Bolognesi e de’ paesi amici
     4Vede marciar l’esercito congiunto,
     Che ’l dì seguente addosso agl’inimici
     Giunge improvviso e di battaglia in punto.
     E ’l Potta anch’ei dall’espugnate mura
     8Tragge e schiera il suo campo alla pianura.

I.


Già il termine prescritto era passato,
     Nè la piazza Nasidio ancor rendea,
     Da contrassegni e lettere avvisato
     12Che l’esercito amico uscir dovea.
     Il Potta che si vide esser gabbato,
     Ne consultò col re vendetta rea;
     E l’alba era ancor dubbia, e ’l cielo oscuro,
     16Quando assaltò da cento parti il muro.

II.


Rimasero i Tedeschi, e i Cremonesi
     Che da Bosio Duara1 eran guidati,
     E la cavalleria de’ Modanesi,
     20Con loro insegne alla campagna armati.
     Il Potta avea de’ suoi gli animi accesi
     Con premi utili insieme ed onorati;
     Promettendo a colui ch’era di loro
     24Primo a salir, duemila scudi d’oro: