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SECCHIA RAPITA
CANTO QUARTO.
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Mentre dal Potta Castelfranco è stretto,
Rubiera assalta il popolo reggiano.
Parte dal campo a quell’impresa eletto
4Gherardo, e se ne va notturno e piano.
Muove assalto alla terra onde costretto
Dalla fame si parte il capitano.
Cadono i valorosi; e gli altri a patto
8Fan della vita lor vile riscatto.
I.
Poichè fu sorto in sulla destra riva,
Si fermò il campo, e s’ordinar le schiere.
Negli usberghi lucenti il sol feriva,
12E ne traeva fuor lampi e lumiere:
Un venticel che di ponente usciva,
Facea ondeggiar le piume e le bandiere;
E per le rive intorno e per le valli
16Romoreggiava il ciel d’armi e cavalli.
II.
Il Potta ch’era un uom molto eloquente,
E solito a salir spesso in ringhiera,
Montato sopra un argine eminente
20Che divideva i campi e la riviera;
Cinto di capitani e nobil gente,
Col capo disarmato e la montiera,1
Così parlava al popolo feroce
24Con magnanimi gesti e altera voce: