Pagina:La lanterna di Diogene.djvu/225


— 217 —

solite antiche torri quadrate, erette dai Papi sul litorale a guardia del mare: oggidì servono pei finanzieri: la torre di Bellocchio, la Tor ad Blocc!

Il territorio del bosco, dopo la detta torre, si fa più culto. Esso è diviso in poche fattorie a coltura estensiva, o boarie — come quivi dicono — giacchè non vi dimorano coloni ma un boaro che al tempo dei lavori chiama le opere per i vitigni: il vino di Bosco. Iddio accanto all’anguilla ha messo il vino di bosco! I comacchiesi serbano alle loro amatissime anguille una tomba di questo forte e sapido vino nei loro stomachi, senza di che non sarebbe digeribile la grassa anguilla. È una pepsina, quel vino, dell’indigesto cibo, e perciò credo che Dante sia stato troppo severo contro papa Martino IV, il quale aveva capito da igienista e gastronomo insieme che le anguille vanno affogate nel vino:

                         è purga per digiuno
l’anguille di Bolsena e la vernaccia.

Noi ne facemmo straordinario assaggio forzuto, come dirò poi.


*


La mirabile voce!

Mentre — dunque — la nostra spedizione si dissetava prima di intraprendere l’ardua at-