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quale affronta gli altipiani incavati di caverne, le montagne, le nevi instabili, le rocce e la fatica inconcepibile che tutto ciò porta ai suoi soldati. Queste sono cose ben dure: ma essa è più dura e resistente ancora.


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Eppure chi mai può intraprendere un viaggio per giudicare le cose? In un albergo, aspettando un treno di mezzanotte, un ufficiale stava parlando di alcune poesie di d’Annunzio, di quelle poesie che effettivamente hanno contribuito a smuovere le montagne in questa guerra. Egli ne spiegava un brano, citando Dante. Un vecchio facchino che aspettava i nostri bagagli stava sonnecchiando rannicchiato in una sedia, vicino ad una veranda. Quando afferrò la lunga vibrazione dei versi, i suoi occhi si aprirono, il suo mento si sollevò dallo sparato della camicia, fino a che non parve una civetta appollaiata su una pertica; e rimase così, attento ad ogni verso, mentre il suo piede ne seguiva lievemente la cadenza.

FINE.