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Equazione fondamentale della teoria dei gas 37


La pressione che subisce la parete è la somma di tutti gli impulsi dovuti alle particelle che urtano. Noi sogliamo concepire la pressione come una forza agente con continuità sulla parete, ma nel modello di gas che ci siamo formato la pressione risulta piuttosto da una specie di bombardamento, e la continuità è solo apparente e connessa col fatto che gli urti si succedono con grande frequenza e in numero grandissimo sicchè si può ritenere che siano uniformemente distribuiti su tutte le pareti e su ogni zona di esse. Se vogliamo dunque determinare il valore della pressione dobbiamo prendere un intervallo di tempo abbastanza grande, affinchè sia molto grande il numero degli urti da poter garantire l’uniformità della distribuzione, tanto nel tempo che nello spazio. Una durata di tempo sufficientemente grande sarà il secondo perchè rispetto ad un secondo la durata di un urto è piccolissima. Diremo dunque pressione di un gas la somma degli impulsi che le particelle esercitano sulle pareti durante un secondo. Così definita possiamo calcolarla partendo dall’impulso di un solo urto che abbiamo calcolato nella 6).

La stessa molecola che ha urtato la parete portandovi un impulso potrà tornare sulla stessa parete più volte durante un secondo. Se la particella potesse camminare liberamente senza scontrarsi con le altre essa percorrerebbe tutta la distanza tra le due pareti in un tempo espresso da e quindi ritornerebbe ad urtare la stessa parete in un tempo dato da . Sicchè il numero degli urti che una stessa molecola sarebbe in un secondo sopra la stessa parete è dato dal reciproco dell’ultima espressione ossia sarà

7) .

In realtà le cose non stanno così perchè la molecola non passa liberamente da una parte all’altra; nel suo cammino