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240 | X. La struttura degli atomi e delle molecole |
sarà, secondo richiede la teoria dei quanti,
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dove h è la costante di Plank, e la frequenza di vibrazione.
L’equilibrio del sistema è regolato ancora dalle leggi ordinarie della meccanica finchè il moto dell’elettrone è stazionario, ma queste non valgono più durante il passaggio da uno stato all’altro. La radiazione emessa durante il passaggio è omogenea ed espressa dalle , e soltanto se si tratta di vibrazioni lente l’energia riprende la forma che ha nell’ordinaria elettrodinamica.
Con questa ipotesi il Bohr ha potuto dimostrare le leggi delle linee spettrali date dal Balmer e dal Rydberg, e i fenomeni dello Zeeman e dello Stark.
Così per un sistema costituito da un elettrone e da un nucleo positivo, come è l’atomo dell’idrogeno, la formola data dal Bohr in accordo con le serie di Balmer, Rydberg e Ritz1 è questa:
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in cui e ed E sono le cariche dell’elettrone e del nucleo, m ed M le loro masse, h la costante di Planck.
5. — L’atomo di Ritz. — Allo scopo di spiegare la formazione di spettri di linee in serie, come sono espressi nelle formole di Balmer e di Rydberge, il Ritz2 immaginò dapprima un modello meccanico capace di dare vibrazioni del tipo di quelle serie citate, e mostrò poi come