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196 | VIII. L'energia raggiante |
8. — Azione di un campo magnetico. — L’effetto Zeeman. — Quanto si è detto fin qui si riferisce alla legge di distribuzione dell’energia in uno spettro continuo, in particolare per lo spettro del corpo nero.
Anche lo studio degli spettri a righe dei corpi elementari ha una importanza grande per la conoscenza dei corpuscoli vibranti ai quali sarebbe dovuta l’emissione. E non soltanto nell’osservazione delle linee o serie di linee che possono essere emesse dall’elemento, di cui si è detto nel cap. II, ma specialmente per l’effetto che può esercitare un campo magnetico ed elettrico sul fenomeno stesso dell’emissione.
Il Zeeman1 osservò nel 1896 che se si sottopone un gas incandescente all’azione di un campo magnetico le strie luminose isolate dallo spettro si sdoppiano in due, tre o più linee distinte.
Ecco come si osserva il fenomeno. Fig. 8 Fra i poli di un elettromagnete molto potente si dispone la sorgente luminosa, per es. un tubo Plücker, uno dei poli del magnete ha un foro, lungo il suo asse, che permette di osservare la luce emessa dal corpo O anche nella direzione stessa del campo.
Si esamina allo spettroscopio la luce emessa o normalmente al campo, nella direzione OP, o parallelamente in direzione OQ. Se il campo non agisce si vedono le singole linee di emissione proprie del corpo. Ma se si fa agire il campo, purchè questo sia sufficientemente forte, le linee si vedono sdoppiate in due o più linee vicine tra loro. Il caso più semplice è questo, che
- ↑ P. Zeeman, Over den invloed eener magnetisatie op den aard van het door een stof uitgezonden licht, Zittingsversl., Amsterdam 5 (1896), p. 181, riprodotto in Phil. Mag. (5), 43, p. 226 (1897).