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Le costanti delle trasformazioni radiattive 135

varia entro limiti grandissimi, da 1/500 di secondo a miliardi di anni. Il periodo è legato alla vita dalla relazione

136) 1.

Immaginiamo partire da una sostanza radiattiva elementare, primaria, ossia che non derivi da un’altra. Ogni volta che con successive emissioni di qualche corpuscolo dal suo atomo si passa per una forma che ha una certa stabilità, si potrà dire di avere una nuova sostanza elementare, perchè le sostanze si distinguono per i loro atomi. Il passaggio dall’una all’altra è ciò che si suol dire una trasformazione radiattiva. Se i corpuscoli emessi dalla prima sostanza avevano una massa d’inerzia sensibile, come quella di un corpuscolo , allora l’atomo della sostanza nuova avrà un peso atomico minore della precedente. E infatti i corpi radiattivi primari sono sempre a peso atomico molto elevato, quelle secondarie hanno peso atomico successivamente minore. Possono però trovarsi due sostanze radiattive con lo stesso peso atomico quando l’atomo dell’una si ottiene da quello dell’altra per l’emissione di un corpuscolo la cui massa pesante è trascurabile.

Le sostanze radiattive secondarie, ossia quelle che nascono dalla successiva trasformazione di una sostanza primaria, possono trovarsi contemporaneamente in uno stesso corpo, anzi vi si trovano in generale, perchè l’emissione di corpuscoli non si compie in un istante stesso per tutti gli atomi; e per un certo numero di atomi si può iniziare la seconda emissione quando per altri non s’è ancora compiuta la prima. In questo caso l’attività del corpo non seguirà una legge esponenziale semplice del tipo della 134) ma sarà data

  1. Confr. A. Debierne. Sur les transformations radiactives in Les idées modernes etc. p. 314, cit. s.