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e del celibato I. A' CORINTI,8. Delle carni sacrificate agl'idoli
nella moglie, e la moglie infedele è santificata nel marito; altrimenti, i vostri figliuoli sarebbero immondi; ma ora son santi.

15  Che se l’infedele si separa, separisi; in tal caso il fratello, o la sorella, non son sottoposti a servitù; ma Iddio ci ha chiamati a pace1.

16  Perciocchè, che sai tu, moglie, se tu salverai il marito2? ovvero tu, marito, che sai se tu salverai la moglie?

17  Se no, secondo che Iddio ha distribuito a ciascuno, secondo che il Signore ha chiamato ciascuno, così cammini; e così ordino in tutte le chiese.

18  Alcuno è egli stato chiamato, essendo circonciso? non voglia sembrare incirconciso; alcuno è egli stato chiamato, essendo incirconciso? non circoncidasi3.

19  La circoncisione è nulla4, e l’incirconcisione è nulla; ma il tutto è l’osservanza dei comandamenti di Dio5.

20  Ciascuno rimanga nella vocazione, nella quale è stato chiamato.

21  Sei tu stato chiamato, essendo servo? non curartene; ma se pur puoi divenir libero, usa più tosto quella comodità.

22  Perciocchè colui che è chiamato nel Signore, essendo servo, è servo francato del Signore6; parimente ancora colui ch’è chiamato, essendo libero, è servo di Cristo7.

23  Voi siete stati comperati con prezzo8, non divenite servi degli uomini.

24  Fratelli, ognun rimanga dinnanzi a Dio nella condizione, nella quale egli è stato chiamato.

25  Or intorno alle vergini, io non ne ho comandamento dal Signore9; ma ne do avviso, come avendo ottenuta misericordia dal Signore d’esser fedele10.

26  Io stimo adunque ciò esser bene per la soprastante necessità; perciocchè egli è bene per l’uomo di starsene così11.

27  Sei tu legato a moglie? non cercar d’essere sciolto; sei tu sciolto da moglie? non cercar moglie.

28  Chè se pure ancora prendi moglie, tu non pecchi; e se la vergine si marita, non pecca; ma tali persone avranno tribolazione nella carne; or io vi risparmio.

29  Ma questo dico, fratelli, che il tempo è omai abbreviato12; acciocchè, e coloro che hanno mogli sieno come se non l’avessero;

30  E coloro che piangono, come se non piangessero; e coloro che si rallegrano, come se non si rallegrassero; e coloro
che comperano, come se non dovessero possedere;

31  E coloro che usano questo mondo, come non abusandolo; perciocchè la figura di questo mondo passa13.

32  Or io desidero che voi siate senza sollecitudine. Chi non è maritato, ha cura delle cose del Signore, come egli sia per piacere al Signore14;

33  Ma colui che è maritato ha cura delle cose del mondo, come egli sia per piacere alla sua moglie.

34  Vi è differenza tra la donna e la vergine; quella che non è maritata ha cura delle cose del Signore, acciocchè sia santa di corpo e di spirito; ma la maritata ha cura delle cose del mondo15, come ella sia per piacere al marito.

35  Ora, questo dico io per la vostra propria comodità; non per mettervi addosso un laccio, ma per ciò che è decente, e convenevole da attenervi costantemente al Signore, senza esser distratti.

36  Ma, se alcuno stima far cosa disonorevole inverso la sua vergine, se ella trapassa il fior dell’età, e che così pur si debba fare, faccia ciò ch’egli vuole, egli non pecca; sieno maritate.

37  Ma, chi sta fermo nel suo cuore, e non ha necessità, ed è padrone della sua volontà, ed ha determinato questo nel cuor suo, di guardar la sua vergine, fa bene.

38  Perciò, chi marita la sua vergine fa bene16, e chi non la marita, fa meglio.

39  La moglie è legata per la legge, tutto il tempo che il suo marito vive; ma, se il marito muore, ella è libera di maritarsi a cui vuole, purchè nel Signore17.

40  Nondimeno, ella è più felice, secondo il mio avviso, se rimane così; or penso d’avere anch’io lo Spirito di Dio.

Risposta alle domande dei Corinti sulle carni sacrificate agl'idoli

8
  ORA, quant’è alle cose sacrificate agl’idoli18, noi sappiamo che tutti abbiam conoscenza; la conoscenza gonfia, ma la carità edifica.

2  Ora, se alcuno si pensa saper qualche cosa, non sa ancora nulla, come si convien sapere.

3  Ma, se alcuno ama Iddio, esso è da lui conosciuto19.

4  Perciò, quant’è al mangiar delle cose sacrificate agl’idoli, noi sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo20, e che non vi è alcun altro Dio, se non uno21.

5  Perciocchè, benchè ve ne sieno, ed in

  1. Rom. 12. 18. 1 Cor. 14. 33.
  2. 1 Piet. 3. 1
  3. Fat. 15. 1, 5,19,24,28. Gal. 5. 2.
  4. Gal. 5. 6; 6. 15
  5. Giov. 15. 14. 1 Giov. 2. 3
  6. Giov. 8. 36
  7. 1 Piet. 2. 16
  8. 1 Cor. 6. 20, e rif
  9. ver. 6, 10, 40.
  10. 1 Tim. 1. 12.
  11. ver. 1, 8.
  12. Rom. 13. 11 1 Piet. 4. 7
  13. Giac. 4. 14 1 Giov. 2. 17.
  14. 1 Tim. 5. 5.
  15. Luc. 10. 40
  16. Eb. 13. 4
  17. 2 Cor. 6. 14
  18. Fat. 15. 20, 29.
  19. Nah. 1. 7. 2 Tim. 2. 19.
  20. 1 Cor. 10. 19.
  21. Deut. 4. 39Is. 44. 8