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Varie leggi civili. ESODO, 23. morali e cerimoniali.


prossimo, asino, o bue, o pecora, o qualunque altra bestia, a guardare, ed ella muore, o le si fiacca alcun membro, o è rapita, senza che alcuno l’abbia veduto,

11  il giuramento del Signore intervenga fra le due parti, per saper se colui non ha punto messa la mano sopra il bene del suo prossimo; e accetti il padron della bestia quel giuramento, e non sia l’altro obbligato a pagamento.

12  Ma se pur quella bestia gli è stata rubata d’appresso, facciane soddisfazione al padron di essa1. .

13  Se pur quella bestia è stata lacerata dalle fiere, portila per testimonianza, e non sia obbligato a pagar la bestia.

14  E quando alcuno avrà presa in prestanza una bestia dal suo prossimo, e le si fiaccherà alcun membro, o morrà, e il padrone di essa non sarà presente, del tutto colui paghila.

15  Ma se il padrone è stato presente, non sia colui obbligato a pagarla; se la bestia è stata tolta a vettura, ell’è venuta per lo prezzo della sua vettura.

16  E quando alcuno avrà sedotta una vergine, la qual non sia sposata, e sarà giaciuto con lei, del tutto dotila, e prendalasi per moglie.

17  Se pure il padre di essa del tutto ricusa di dargliela, paghi danari, secondo la dote delle vergini.

18  Non lasciar vivere la donna maliosa.

19  Chiunque si congiungerà con una bestia, del tutto sia fatto morire.

20  Chi sacrificherà ad altri dii, fuor che al Signore solo, sia sterminato come anatema.

21  Non far violenza al forestiere, e non opprimerlo; conciossiachè voi siate stati forestieri nel paese di Egitto.

22  Non affliggete alcuna vedova nè orfano2 .

23  Guardati d’affliggerlo in alcuna maniera, perciocchè, se egli grida a me, io del tutto esaudirò il suo grido.

24  E l’ira mia si accenderà, ed io vi ucciderò con la spada: e le vostre mogli saranno vedove, e i vostri figliuoli orfani.

25  Quando tu presterai danari al mio popolo, al povero ch’è appresso a te, non procedere inverso lui a guisa di usuraio: non imponetegli usura.

26  Se pur tu togli in pegno il vestimento del tuo prossimo, rendiglielo infra il tramontar del sole.

27  Perciocchè quello solo è la sua copritura, ed è il suo vestire per coprir la sua pelle; in che giacerebbe egli? se dunque egli avviene che egli gridi a me, io l’esaudirò; perciocchè io son pietoso.

28  Non dir male de’ rettori; e non maledir colui ch’è principe nel tuo popolo3.

29  Non indugiare il pagar le primizie della tua vendemmia, nè del gocciolar de’ tuoi olii; dammi il primogenito dei tuoi figliuoli.

30  Fa’ il simigliante del tuo bue, e della tua pecora, e capra; stia il primo portato di esse sette giorni appresso la madre sua, e all’ottavo giorno dammelo.

31  E siatemi uomini santi; e non mangiate carne lacerata dalle fiere per li campi; gittatela a’ cani.

Varie leggi morali e cerimoniali

23
  NON levare un falso grido; non metter mano con l’empio per esser testimonio falso4.

2  Non andar dietro a’ grandi per far male; e non dar sentenza in una lite, inchinando a favorire i grandi, per far torto.

3  Non avere altresì rispetto al povero nella sua lite.

4  Se tu incontri il bue del tuo nemico5, o l’asino suo smarrito, del tutto riconduciglielo.

5  Se tu vedi l’asino di colui che ti odia giacer sotto il suo carico, mentre tu ti rimani di aiutarlo a farglielo andare oltre, del tutto fa’ con lui sì che possa andare oltre.

6  Non far torto al tuo bisognoso nella sua lite.

7  Allontanati dal parlar falso6; e non far morir l’innocente nè il giusto7; perciocchè io non assolverò l’empio8 .

8  E non prender presenti9  ; perciocchè il presente accieca coloro che hanno chiara vista, e sovverte le parole de’ giusti.

9  E non oppressare il forestiere; perciocchè voi sapete in quale stato è l’anima del forestiere, essendo stati forestieri nel paese di Egitto10.

10  Semina la tua terra sei anni, e ricogli il frutto di essa11 .

11  Ma ogni settimo anno lasciala vacare, e in abbandono, e mangino i bisognosi del tuo popolo il frutto di essa; e ciò che rimarrà loro, manginlo le bestie della campagna; fa’ il simigliante alla tua vigna ed a’ tuoi ulivi.

12  Sei giorni fa’ le tue faccende; ma al settimo giorno riposati; acciocchè il tuo bue, e il tuo asino, abbiano requie; e il figliuolo della tua serva, e il forestiere possano respirare.

13  E prendete guardia a tutto quello che io vi ho detto; e non ricordate il nome degl’iddii stranieri12; non odasi quello nella tua bocca.


  1. Gen. 31. 39
  2. Giac. 1. 27
  3. Fat. 23. 5
  4. Mat. 26. 59-31
  5. Mat. 5. 44
  6. Ef. 4. 25
  7. Mat. 27. 4
  8. Rom. 1. 18
  9. Fat. 21. 26
  10. Deut. 10. 18,19
  11. Lev. 25. 1-7
  12. Deut. 12. 2,3

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