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I dieci comandamenti. ESODO, 21. Legge sugli schiavi.


loro; perciocchè io, il Signore Iddio tuo, son Dio geloso, che visito l’iniquità de’ padri sopra i figliuoli1 fino alla terza e alla quarta generazione di coloro che m’odiano.

6  Ed uso benignità in mille generazioni verso coloro che mi amano, e osservano i miei comandamenti.

7  Non usare il Nome del Signore Iddio tuo in vano2 ; perciocchè il Signore non terrà innocente chi avrà usato il suo Nome in vano.

8  Ricordati del giorno del riposo, per santificarlo.

9  Lavora sei giorni, e fa’ in essi ogni opera tua.

10  Ma il settimo giorno è il riposo al Signore Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, nè tu, nè il tuo figliuolo, nè la tua figliuola, nè il tuo servo, nè la tua serva, nè il tuo bestiame, nè il tuo forestiere ch’è dentro alle tue porte.

11  Perciocchè in sei giorni il Signore fece il cielo e la terra, e il mare, e tutto ciò ch’è in essi, e si riposò al settimo giorno; perciò, il Signore ha benedetto il giorno del riposo e l’ha santificato3.

12  Onora tuo padre e tua madre; acciocchè i tuoi giorni sieno prolungati sopra la terra, la quale il Signore Iddio tuo ti dà4.

13  Non uccidere5.

14  Non commettere adulterio6.

15  Non furare7 .

16 Non dir falsa testimonianza contro al tuo prossimo8.

17  Non concupire9 la casa del tuo prossimo; non concupir la moglie del tuo prossimo; nè il suo servo, nè la sua serva, nè il suo bue, nè il suo asino, nè cosa alcuna che sia del tuo prossimo.

18  Or tutto il popolo vedeva i tuoni, e i lampi, e il suon della tromba, e il monte fumante; e veggendo queste cose, tremava, e se ne stava lungi;

19  e disse a Mosè: Parla tu con noi, e noi ascolteremo; e non parli Iddio con noi, chè talora noi non muoiamo.

20  E Mosè disse al popolo: Non temiate; perciocchè Iddio è venuto per provarvi, e affinchè il suo timore sia davanti agli occhi vostri10, acciocchè non pecchiate.

21  Il popolo adunque si fermò da lungi; e Mosè si accostò alla caligine; nella quale Iddio era.

22  E il Signore disse a Mosè: Di’ così a’ figliuoli d’Israele: Voi avete veduto che io ho parlato a voi dal cielo.

23  Non fate alcun dio meco11; non vi fate dii di argento, nè dii d’oro.

24  Fammi un altar di terra, e sacrifica sopra esso i tuoi olocausti, e i tuoi sacri-
ficii da render grazie, le tue pecore, e i tuoi buoi; in qualunque luogo io farò ricordare il mio Nome, io verrò a te, e ti benedirò.

25  E se pur tu mi fai un altar di pietre, non fabbricarlo di pietre conce a scarpello; quando tu vi avrai fatto passar lo scarpello sopra, tu l’avrai contaminate.

26  E non salir per gradi al mio altare; acciocchè non si scuopra la tua nudità sopra esso.

Leggi sulla libertà e sulla vita

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  OR queste sono le leggi giudiciali, le quali tu proporrai loro:

2  Quando tu avrai comperato un servo Ebreo, servati egli sei anni; ma al settimo anno vadasene franco, senza pagar nulla.

3  Se egli è venuto sol col suo corpo, vadasene col suo corpo; se egli avea moglie, vadasene la sua moglie con lui.

4  Se il suo signore gli ha data moglie, la quale gli abbia partoriti figliuoli o figliuole; quella moglie, e i figliuoli di essa, sieno del signore; e vadasene egli col suo corpo.

5  Ma se pure il servo dice: Io amo il mio signore, la mia moglie, e i miei figliuoli; io non me ne voglio andar franco;

6  faccialo il suo signore comparire davanti a’ giudici; poi faccialo appressare all’uscio, o allo stipite della porta, e forigli l’orecchio con una lesina12; e servagli colui in perpetuo.

7  E quando alcuno avrà venduta la sua figliuola per serva, non esca ella di casa, come i servi ne escono.

8  Se ella dispiace al suo signore, a cui il padre l’avrà sposata, facciala quello franca; non abbia podestà di venderla a un popolo straniero, dopo averle rotta la fede.

9  E se egli la fa sposare al suo figliuolo, facciale secondo la ragion delle fanciulle.

10  Se egli gliene prende un’altra, non tolgale il nutrimento, nè il vestire, nè la coabitazione.

11  E se egli non le fa queste tre cose, vadasene ella gratuitamente, senza pagar danari alcuni.

12  Chi avrà percosso un uomo, sì che egli ne muoia, del tutto sia fatto morire13.

13  Ma, quant’è a colui che non l’avrà appostato, anzi Iddio glielo avrà fatto scontrar nelle mani, io ti costituirò un luogo, al quale colui rifugga14.

14  Ma, quando alcuno per temerità avrà macchinato contro al suo prossimo, per ucciderlo con inganno, trallo fuori, eziandio d’appresso al mio altare, perchè muoia15.


  1. Lev. 26. 39-42
  2. Mat. 5. 33-37
  3. Gen. 2. 2,3 Es. 16. 26 Luca. 13. 14-16
  4. Ef. 6. 1-3
  5. Mat. 5. 21,22 Rom. 13. 9
  6. Mat. 5. 27,28
  7. 1 Tess. 4. 6
  8. Deut. 19. 16-21
  9. Rom. 7. 7
  10. Deut. 10. 12
  11. 2 Cor. 6. 14-16
  12. Sal. 40. 6
  13. Gen. 9. 6
  14. Gios. 20. 2-9
  15. Eb. 10. 26

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