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La catastrofe EZECHIELE, 24. si avvicina.
coloro ad Ohola, e ad Oholiba, donne scellerate.

45 Perciò, gli uomini giusti le giudicheranno, come si giudicano le adultere, e quelle che spandono il sangue; conciossiachè esse sieno adultere, ed abbiano del sangue nelle lor mani.

46 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Io fo venir contro a loro una gran raunata di genti, e le metterò in turbamento ed in preda.

47 E quella raunata le lapiderà con pietre, e le taglierà a pezzi con le sue spade; ucciderà i lor figliuoli, e le lor figliuole, e brucerà le lor case col fuoco.

48 Ed io farò cessar la scelleratezza nel paese; e tutte le donne saranno ammaestrate a non fare secondo le vostre scelleratezze.

49 E coloro vi metteranno la vostra scelleratezza addosso; e voi porterete i peccati de’ vostri idoli, e conoscerete che io sono il Signore Iddio.

Parabola della pignatta.

24
  OR nell’anno nono, del decimo mese, nel decimo giorno del mese, la parola del Signore mi fu indirizzata dicendo:

2 Figliuol d’uomo, scriviti il nome di questo giorno, di questo stesso giorno; il re di Babilonia si è posto sopra Gerusalemme questo stesso giorno1.

3 E proponi una parabola a questa casa ribelle, e di’ loro: Così ha detto il Signore Iddio: Metti la pignatta al fuoco; mettivela ed anche versavi dentro dell’acqua.

4 Raccogli i suoi pezzi di carne dentro di essa, ogni buon pezzo, coscia, e spalla; empila della scelta delle ossa.

5 Prendi delle migliori bestie della greggia, e anche disponi le ossa nel fondo di essa; falla bollire a gran bollori, e sieno anche le sue ossa cotte dentro di essa.

6 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Guai alla città di sangue, alla pignatta, che ha dentro di sè la sua bruttura, la cui bruttura non è uscita fuori! vuotala a pezzo a pezzo; non traggasi la sorte sopra essa.

7 Conciossiachè il suo sangue sia stato in mezzo di lei; essa l’ha posto sopra un sasso liscio, non l’ha sparso in terra, per coprirlo di polvere.

Io altresì, montando in ira, per far vendetta, metterò il suo sangue sopra un sasso liscio, acciocchè non sia coperto.

9 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Guai alla città di sangue! anch’io farò una grande stipa;

10 mettendovi legne assai, accendendo il fuoco, e facendo consumar la carne, e riducendola ad esser come una composi-
zione di odori; talchè anche le ossa saranno arse.

11 Poi facendola star vuota sopra le sue brace; acciocchè si riscaldi, e sia bruciato il suo rame, e che la sua bruttura sia strutta in mezzo di essa, e che la sua schiuma sia consumata.

12 Ella si è affaticata intorno a cose vane, e la sua grossa schiuma non è uscita fuor di lei; la sua schiuma non è uscita per lo fuoco.

13 Vi è scelleratezza nella tua immondizia; perciocchè io ti avea nettata, e tu non sei stata netta; tu non sarai più nettata della tua immondizia, finchè io abbia acquetata l’ira mia sopra te.

14 Io, il Signore, ho parlato; la cosa avverrà, ed io l’eseguirò; io non la rivocherò, e non risparmierò, e non mi pentirò. Coloro ti giudicheranno secondo le tue vie, e secondo i tuoi fatti, dice il Signore Iddio.

15 La parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo:

La catastrofe.

16 Figliuol d’uomo, ecco, io ti tolgo il desio de’ tuoi occhi, per una piaga; e tu, non farne cordoglio, e non piangerne, e non ispanderne lagrime.

17 Rimanti di sospirare, non far duolo di morto2; legati la tua tiara in sul capo, e mettiti le tue scarpe ne’ piedi, e non velarti il labbro disopra, e non mangiare il pan delle persone afflitte.

18 Io parlai adunque la mattina al popolo, e la sera la mia moglie morì; e la mattina seguente feci come mi era stato comandato.

19 E il popolo mi disse: Non ci dichiarerai tu ciò che ci significano queste cose che tu fai?

20 Ed io risposi loro: La parola del Signore mi è stata indirizzata, dicendo:

21 Di’ alla casa d’Israele: Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io profano il mio santuario, la magnificenza della vostra forza, il desio degli occhi vostri, e la tenerezza delle anime vostre; e i vostri figliuoli, e le vostre figliuole, che voi avete lasciate, caderanno per la spada.

22 E voi farete come ho fatto io; voi non vi velerete il labbro di sopra, e non mangerete il pane delle persone afflitte;

23 ed avrete le vostre tiare in su la testa, e le vostre scarpe ne’ piedi; non farete cordoglio, e non piangerete; ma vi struggerete per le vostre iniquità, e gemerete l’un con l’altro.

24 Ed vi sarà per segno; voi farete del tutto come egli ha fatto; quando ciò sarà avvenuto, voi conoscerete che io sono il Signore Iddio.

25 E quant’è a te, figliuol d’uomo, nel

  1. 2 Re 25. 1. Ger. 39. 1; 52.4.
  2. Ger. 16. 19.

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