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Divulgatisi i di lui componimenti sopra D. Ciccio furono con molta stima accolti dai Letterati, e perciò senza di lui approvazione, e senza neppure che egli ne avesse notizia, ne fu stampata una informe raccolta, di che egli non poco si dolse con varie lettere scritte agli Amici e più con un mordace sonetto sopra l’Autore dell’impressione; onde quantunque egli fosse risolutissimo di non pubblicarli giammai, la detta informe raccolta l’obbligò a dar mano ad una ristampa che purgata da molti componimenti non suoi, ed arricchita di molti altri stati omessi egli ne fece fare in Parigi da Claudio Rind col titolo della Cicceide legittima dove in una lettera ai Lettori che precede alla medesima e che si aggiunge dopo la presente, si giustifica pienamente qual fosse l’intenzione dell’Autore.
La pubblicazione di questi leggiadrissimi componimenti ebbe i suffragi di tutti i Letterati che ne parlarono con molta stima, fra i quali il celebre Francesco Redi in una lettera inserita nel Tom. 4. delle sue opere p. 333. nel dar parte a Giuseppe Valletta dell’Edizione di questa Raccolta dice che "in suo genere è una bella cosa, ma bella bene, perchè l’Autore è veramente Poeta ec. mi credo che in questo genere supera la Mortoleide, e la Scorneide del Conte da Montevecchio, e gli piacerà al certo", ed un moderno Autore francese parlando della descrizione d’una Tempesta fatta da Omero al 20. libro della sua Iliade soggiunge "& moy je desierois Homere de decrire soit par inscription ou outrement, non pas une Tempete, mais certains petits morceaux de chair qui nous pendent sous les nez, aussi admirablement que Lazarelli les a depeints dans le sonnet suivant:
"Gran sostegni del Mondo almi C... pag. 108.
"Homere dans la description qu’il fait de la mer en furie, n’a eu besoin que d’inspiration ou plutôt de son imagination vive et impetueuse; mais le Poete italien, réunit ici l’imagination la plus brillante a ce que l’esprit a de plus prosond, & de plus exact, de plus poetique, de plus fin, & de plus elégant.
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