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botanico per essere arricchito di piante, e della vigilanza sua per essere custodito, venne dai Riformatori con lettera de’ 18 Agosto invitato a presiedervi messer Luigi Anguillara, che alcuni tennero per Bolognese, altri per Ferrarese, ma che da Giovanni Kentmanno e da Corrado Gesnero, conoscenti ed amici suoi, nonchè dai contemporanei Marco Guazzo e Bartolommeo Marante, viene chiamato Romano. Il Guazzo anzi ne chiarisce sin la famiglia, dicendolo figlio del q.m Francescо Squalermo, physico del SS.mo Papa Leone. È poi molto probabile ch’egli fosse nativo di Anguillara presso Bruciano nello Stato Romano, per cui deposto il cognome gentilizio Squalermo, assunto avesse quello del natio luogo, e si chiamasse Anguillara, come acutamente argomenta il dottissimo Zeno4. Discepolo l’Anguillara del cel. Luca Ghini, che aveva alcuni anni innanzi insegnata la Materia medicinale in Bologna, stava egli pure in quella dotta città, e per molto studio sugli antichi botanici, e per utili relazioni coi viventi a quel tempo, e per varii viaggi in tutta Italia, in Provenza, in Isvizzera, in Istria, in Dalmazia, nel Peloponneso, nelle isole di Candia e Cipro, s’era levato in fama di sperto ed assai dotto botanico. Questo uomo, forse il primo Italiano che facesse viaggi botanici, che il grande Haller non dubitò di chiamare il maggior botanico che fosse stato sino allora in Italia, e che lo Sprengel appellò eruditissimo, e nella ricerca delle piante esercitatissimo5, fu invitato a Padova col titolo di Erbario e Maestro dell’Orto medicinale collo stipendio di ottanta ducati all’anno, cresciuti a cento nel 1551; ned egli tardò guari a pigliarne il governo6. Si fu questi il primo Custode e Prefetto dell’Orto nostro, giacchè il Bonafede, comechè promotore dell’opera, non fu mai chiamato a prendervi alcuna parte. Pietro Belon pone in suo luogo un Luigi Mundella, erbario Romano, e sulla di lui fede più altri; ma un tal nome non leggesi in alcun atto privato o pubblico di questo Studio, e dee credersi confuso e scambiato per errore coll’Anguillara. A questo fu dato l’obbligo di attendere all’in-