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e negli scritti de’ botanici di quel tempo, mi venne in animo di valermi onde compilare e far pubbliche alcune brevi notizie sul Giardino di Padova e de’ suoi Prefetti, con che sopperire nel miglior modo ad una storia circostanziata di lui, che tuttor si desidera nella scienza.

L’Orto di Padova, detto in origine Orto medicinale, ed anche Orto de’ semplici, come quello che serba e coltiva le piante medicinali, che formano la maggior parte de’ semplici medicamenti, fu fondato dalla Repubblica Veneta nella prima metà del secolo XVI. Dell’anno vero di sua fondazione grandemente discordano gli scrittori, altri riferendola al 1533, altri al 1535, alcuni al 1540, al 1545, ed anche dopo. Però doversi ella riportare al 1545 viene incontrastabilmente provato dal decreto stesso con cui il Senato Veneto la comandò, e che esiste nell’archivio della Università e fu da me pubblicato, nonchè dalla testimonianza dei contemporanei Marco Guazzo, Pietro Belon e Pietro Andrea Mattioli1. Dalle concordi parole di questi autori, nonchè dagli atti pubblici dell’archivio suddetto, chiaramente raccogliesi come Francesco Bonafede, che sino dall’anno 1533 professava in questo Studio la lettura dei semplici (che è ciò che più tardi chiamossi Materia medica, ed ora Farmacologia), scorgendo la difficoltà d’insegnare ai giovani la cognizione delle piante medicinali senza farne ad essi la materiale dimostrazione; e sull’avviso eziandio dei Professori di Medicina, fra’ quali particolarmente del celebre Giambattista da Monte; espose a quel Magistrato che soprantendeva allo Studio, e dicevasi dei Riformatori, la necessità di piantare un Orto pubblico, destinato alla istruzione dei medici, in cui si ragunassero da tutte parti, e specialmente dai paesi del Levante soggetti al Dominio Veneto, le piante medicinali; e nell’Orto stesso vi fosse una spezieria, ove si accogliessero saggi di tutti i semplici della miglior qualità, perchè potessero ivi studiarsi e distinguersi dai men buoni o dai falsi. Con ciò il benemerito uomo proponeva, oltre la fondazione dell’Orto, quella eziandio d’un Museo farmaco-