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gra — picca. | 555 |
Gra, vecchio (lomb.). Dall’aat. gra canuto.
Grezà, eccitare (lomb.). Forse da aat. * ga-reizan d’ug. sig.
Lama, pianura bassa ove l’acqua si stende ed impaluda (Dante). Sp. port. hanno lama, delf. lamma. Il Diez lo crede venuto da raro l. lama usato anche da Orazio. Però P. Diacono I 15 ci dà lama piscina, come parola longobarda, che C. Meyer Spr. d. Langob. p. 294 rannoda ad as. * hlamon. Il longob. sarebbe stato * hlama. Il nome ger. deve per lo meno avere influito sulla diffusione del nome rom.
Litta, minuta arena del letto dei fiumi. Questo vocabolo lombardo più che it., riposa su aat. letto leddo, mat. lette argilla creta. Isl. ledhja = fango.
Malla, valigia della posta (Annuar. Estens. anno 1774). Rispondono afr. male [sec. 13º], fr. malle, vall. male prov. sp. port. mala d’ug. sig. Il nome ricorre bensì nel bl. di Jo. de Genua (1250); ma è affatto ignoto all’it. scritto. Quindi credo che se qualche poco fu adoperato nel sec. scorso negli usi della vita, ciò sia dovuto all’influenza francese. Il gruppo rom. deriva certamente da ger. malha sdoppiatosi in aat. malha, mat. malhe, ol. maal maale, ing. mail bisaccia, mantica. Così la pensano il Littré e il Mackel: lo Scheler propone anche gael. malaelh málah sacco. Ma la maggior diffusione del ger. e la più perfetta sua omogeneità gli fanno dare la preferenza.
Monatto. Il Manzoni crede che q. nome possa originare dat. monathlic mensuale, e che fosse applicato a certi servi perchè erano pagati a mese. Fa difficoltà il non trovarsi in ted. il nome usato in tal senso.
Picca, arme in asta (Machiavelli, Art. Guer. 2, 34). È certamente riproduzione di t. Pike d’ug. sig., come rilevasi anche dal fatto che il Machiavelli, che fu il primo ad usare il vocab., il fa appunto parlando di Tedeschi e Svizzeri.