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494 | stringa — strobile. |
differisce alquanto pel significato che nell’ultimo è affatto materiale, mentre nel primo è spiritualizzato. Procedette da nome aat. stric, strich, strih, stricch, mat. stric, fare laccio correggia annodamento attorcigliamento, ags. stric fune, donde strich fune corda cordiglio. Da questo nome formossi vb. aat. strickan visto sotto striccare. La connessione di questo ceppo con aat. strihhan tm. streichen fregare stendere, ammmessa come certa dallo Schade, è invece posta in dubbio dal Kluge.
Stringa, pezzo di nastro o striscia di cuoio che serve per allacciare (Lor. de Med., Berni). Non ebbe riflessi nel bl.; ma lo sp. gli contrappone sp. estringa, nastro, correggia. Il Diez ritenuta impossibile un’origine da vb. stringere perchè questo non avrebbe potuto dare una terminazione in gutturale (cfr. cigna da cingere), ricollega il nome in discorso a port. estrinca, estrinque, sp. estrinque, estrenqae fune, corda, cavo, e gli dà a fondamento un vocab. ger. che produsse: ags. string strenge fune, corda, anrd. stregr, m. ol. strénghe, stranghe legame, vb. stringen strengen, e aat. strengî, strenkî, strangî, più aat. stranga, mat. strange tm. Strang fune, corda, cinghia. Il Diez crede che un tal ceppo ger. sia affine a quello visto sotto striccare. Ad ogni modo questo nome pare entrato in it. solo nel tardo medio-evo e non all’epoca della Volcherwanderung. Deriv.: stringa-io-re.
Strobile, strano, duro (dialettale). Il Caix paragona q. voce a vb. aat. stropalôn essere irto, ispido, bavar. strobeln. Io credo che sia il caso di pensare ad altro vocab. ger. dello stesso ceppo, cioè mat. strûbeleht ispido, svoltosi da mat. strûb d’ug. sig. che riscontrasi ancora in bav. straub, bt. struf. Il tm. presenta anche Strobel “ciuffo coi capelli confusi ed aggrovigliati”. Lo Schade accanto allo strapalôn proposto dal Caix indica altresì aat. * strobalon, poi mat. strobelen strobeln. Rad. ger. strûb essere ispido, diè inoltre aat. strûben tm. strauben.