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466 | spiare — spiedo1. |
Spiare, cercare diligentemente i fatti altrui; investigare segretamente (Novellino, Dante). Paralleli: sp. prov. espiar, fr. épier da afr. * espier, lad. spiar, indagare. Il bl. spiare secondo Ducange e Favre è riproduzione dell’it. Procedette da ger. spëhon donde mat. spëhon tm. spähen, osservare, spiare. In quel campo c’è anche aat. as. spâhi, mat. spaehe prudente esperto. Spetta a rad. ger. speh vedere, la quale per mezzo del lat. spec che appare in specio speculum e derivati, e sans. spac vedere e forse anche gr. σκέπτω per σπέκτω, viene provata come idg. primitiva. Deriv.: spia-mento-tore.
Spiedo1-e, arme in asta con ferro acuto posto in cima ad un bastone per ferire i cignali, usato più tardi in guerra (G. Villani, Petrarca). Rispondono a fr. espier espieut, prov. spiaut, fr. espiet espié d’ug. sig. Il bl. è spedus d’ug. sig., Stat. Pistoj. an. 1107, spetum Stat. Moden., speutum in Chart. fr. an. 1343, spitum Gloss. Cambron., spitum Chart. oland. an. 1287; e spietus nelle Gloss. Theotis. del Lipsio che lo spiega per “hasta”. Riposa su ger. spit differenziatosi in spioz spëoz spiez, mat. spiez asta bigordo, tm. Spiess d’ug. sig. Altre forme ger. sono: got. * spíuta (da cui direttamente afr. espiet lancia), anrd. spiót per cui ags. spréot, poi sv. spiut dan. spyd d’ug. sig., anrd. spŷta cavicchio regolo. La forma afr. espier crede il Diez possa essere stata influenzata da aat. sper [tm. Speer] lancia: certo non potè provenire da l. sparum che non fu conservato neppure dalle lingue sorelle. Il Mackel pag. 127 opina che tema ger. * speuta, cangiatosi in * speot donde tosto aat. * spiot spioz, passasse in bocca ai Romani a formare bl. speutum donde le forme it. e francesi, sulla genesi e svolgimento delle quali ultime parla il Suchier nella Zeits f. Rom. Phil. 1, 429 seg.
Spiedo2 spiedone schidone schidione stidione, strumento lungo e sottile in cui s’infilzano i carnaggi per cuocerli (Boccaccio, Cresc., Sacchetti). Le tre