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424 | scaramuccia — scarpa. |
risalgano ad abfr. * skarwahta. Ma è una semplice supposizione; perchè l’esistenza di abfr. skarwahta non è provata. V. Sguarguato.
Scaramuccia-o, scaramugio, sechermugio, combattimento, piccolo scontro, azzuffamento di piccole parti d’esercito fuor d’ordinanza (G. e M. Villani). Il bl. scaramutia, comparendo solo dopo il 1300 e quasi sempre in territorio it., probabilmente riproduceva la voce it., ed era molto lungi dall’averle servito di base. Ora la voce it. primitiva era schermugio uno dei derivati di schermo-ire (v. q. voci). L’iniziale scara è dovuto a falsa interpretazione popolare che credette scorgere in questo vocabolo l’idea di scara schiera. Il Diez crede che il primo a possa attribuirsi anche alla predilezione che le lingue rom. hanno per questa vocale. Da it. scaramuccia bl. scaramutia provennero fr. escharmouche escharmoucher, sp. escaramuza, mat. scharmützel donde tm. Scharmützel, ol. schermutzel e ing. skirmish tutti di signif. ug. Deriv.: scaramucciare.
Scarpa1, pendio d’un muro o d’un terrapieno per cui questo alla base sporge in fuori (Leonardo da Vinci, Guicciardini). Con sp. escarpa, fr. escarpe d’ug. sig. [sp. escarpar fare liscio, fr. escarper tagliar a piombo] ha per base ger. skarp acuto che presenta: aat. scarf scarph, mat. scharf scharph scharpf scharp schärpfe acuto tagliente penetrante, tm. scarf aguzzo. Accanto al ramo dell’at. abbiamo il bt. dove al solito prevale la tenue alla spirante: as. scarp, ol. scharp scherp, acuto esatto sottile; ags. schearp, a. ing. scarp scharp sarp scherp, ing. sharp, acuto penetrante sottile; afris. scharp skerp, fris. scherp; anrd. skarpr skörp skarpt acuto duro, sv. dan. skarp. Il concetto dominante è quello di “qualche cosa d’aguzzo, di sporgente”. Il Kluge però mette in rapporto tema ger. skarpa acuto, con ags. sceorpan rastiare, aat. scarbôn tagliare a pezzi; ags. sceorfan, ing. to scrape raschiare, mat. schrapfe; dal che pare che in origine skarp valesse “tagliente”. Fuori