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364 oribandolo.


e ad agg. aat. * urgilo, superbo, lussureggiante. Secondo lo Schade pag. 1068 spetta pure qui avv. orgëllice, molto, assai, fuori di modo, il cui secondo elemento gëllice, appare anche in ags. vidgël, vidgille, molto esteso, molto abbracciante, e forse in aat. witchelle, spazioso. Lo stesso Schade sospettò che aat. urguol sia composto della particella ur, e di geil, visto sotto Gaio e Gala. Il Diez osserva che l’agg. sp. urgulloso ha conservato letteralmente la particella aat. ur, il che è una prova ulteriore dell’etim. ger. Il Mackel p. 60 vuole che l’o dell’it. sp. e port. sia dovuta più presto alla forma got. racchiudente l’o che all’influsso delle consonanti vicine. Nel tm. non resta alcuna traccia del ger. urguol. Deriv.: orgoglia-mento-nza; orgoglios-amente-etto-osità-oso-ire-uzzo; inorgoglir-e-si.

Oribandolo, specie di cintura antica (Tratt. Gov. Fam.). Il Caix 430 additò l’etim. di questo nome che del resto ricorre solo nell’opera citata, nel mat. ortbant, striscia metallica posta all’estremità della guaina; e che si conserva nel tm. Ortband, puntale del fodero, con forma e significato pressappoco uguali. Se la derivazione è giusta (e lo dev’essere, giacchè non è accettabile l’opinione del Tommasèo che fa di oribandolo un composto formatosi in Italia da orlo e bandolo), convien ritenere che il tedesco fosse termine militare1 e che entrasse in Italia verso il sec. 13º o 14º e che qui ampliasse e generalizzasse un po’ il suo significato. Quanto al mat. ortbant esso risulta da ort, punta, estremità, orlo [il tm. Ort vale “lesina” ed anche “luogo”, dove il secondo senso è specificazione fortissima

  1. Difatti il Grimm, Deutsches Wörterbuch, p. 1362, definito l’ortbant “scheidenspitze, vaginarium, lorum vaginae”, allega parecchi passi di scrittori tedeschi da cui appare che l’ortbant era sempre unito a Degen o Schwert, spada. Soggiunge che il mat. ortbant si corruppe presto in orband ohrband orbant; il che spiega meglio l’inserzione che dell’i che fu fatta in it. In quel campo ricorrono anche il dimin. ortbändlein, e il composto ortbandmacher.