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onire — onta. | 359 |
Onire (antiq.), svergognare, fare ingiuria (Novellino 39; Esposiz. Pater Noster). Ha per corrispondenti: prov. aunir, afr. honir, fr. honnir, disonorare, oltraggiare, ingiuriare. Questo vb. procedette da ger. hônjan [got. haunjan, abbassare, avvilire], svillaneggiare, insultare, oltraggiare. Altre forme ger. sono: aat. hônan, hônen, mat. hôenen, d’ug. sig.; tm. hônhen, schernire, beffare, corbellare. Il vb. ger. non è primitivo, ma si svolse da sost. hôna, formatosi anch’esso da un agg. che sarà trattato più a lungo alla voce Onta. V. Schade, p. 416. Però il Faulmann, contraddicendo a quasi tutti gli altri germanisti, vuole che il vb. hônjan, hônan non sia che una ulteriore modificazione del vb. perduto hiunan, affliggere, opprimere, e questo sarebbe poi derivato dal participio gezvungen, forzato, costretto (?). Qui egli rannoda anche aat. hungar, tm. Hunger, fame. Il vb. it. dopo il duecento sparì del tutto; e forse il suo uso in questa lingua fu dovuto all’influsso provenzale. In fr. è restato vivo. V. Onta.
Onta, vergogna, disonore, dispetto, villania, ingiuria (Dante, Villani). Con afr. fr. honte, prov. a. cat. onta, prov. anta per * aunta, a. sp. fonta d’ug. sig., riposa immediatamente su di un sost. ger., e non è, come potrebbe credersi, derivato nominale di vb. onire. Di fatti è troppo evidente la somiglianza, anzi l’uguaglianza, che presenta con ger. * haunitha, da cui got. hounitha, aat. hônida, hôneda, hônda, mat. hônede, hônde, hoende, vergogna, oltraggio, maniera superba, arroganza, albagia; as. hônda, scorno; afris. hanethe, accusa, offesa, violazione, fris. hoente, inganno. Da questo nome si formarono i vb. it. ontare [ormai usato solo in composto adontarsi], a. sp. afontar, aontar, prov. antar, afr. ahonter, hontajer oltraggiare. Nel tm. il ger. haunitha andò perduto, benchè siano usitatissimi molti derivati dal suo ceppo che vedremo più sotto. A detta del Kluge e del Faulmann il nome ger. haunitha non è primitivo, ma formatosi dall’agg. originario aat.