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mondualdo. | 333 |
È dunque d’importazione di quel popolo. La forma longob. genuina, secondo il Meyer, sarebbe stata * mundwald, che risale ad aat. munt-walt o -waltô. Questo è un composto il cui primo elemento sarà trattato alla voce Mundio: il secondo è il nome aat. walto, da cui mat. walte, as. waldo, “colui che ha potestà in qualche cosa”. Quindi il muntwaltô è “l’avente la potestà del mundio”1. Si formò da vb. aat. walton, mat. tm. walten, as. got. walden, anrd. valda, ags. weâldan gewyldan, dominare, regnare, avere potenza, esercitare qualche cosa; ing. to wield, maneggiare. Secondo il Kluge il ger. waldan da preger. waltá acquistò il t da principio solo nel presente; ma poscia questo divenne parte del tema verbale. La rad. primitiva sarebbe stata wal, che appare anche in l. val-ere, essere forte, robusto, e le spetterebbero quindi anche got. valian, aat. wëllan, tm. wellen, volgere, aat. walzan, tm. walzen, rotolare. Il Pott2 2, 3, 623, e dietro a lui lo Schade, credono che l’ampliamento e indurimento della rad. mediante il t significhi l’energia e risultativa volontà per sostenere una cosa e dominare. Il Faulmann p. 388, dopo avere tratto di qui anche Wald, bosco, foresta, mette a base il vb. wëltan, essere gonfio e vivace: da questo senso sarebbesi svolto quello di “essere robusto e potente”, quindi quello di “soprastare” e infine quello di “dominare”. Questa rad. fu fecondissima nel campo ger.: per l’aat. e mat. si vegga lo Scade p. 1084; nel tm. accenneremo solo Anwalt “procuratore”, corrispondente approssimativamente a muntwalti; walten e verwalten, amministrare. Nel mat. muntwaltô produsse muntalde e muntadele mediante il femminino aat. muntwaltâ, che valeva “protetta, soggetta al muntwaltô”. Le innumerevoli affinità nel campo sl. sono riportate dallo Schade loc. cit.; ma il Kluge crede siano state tolte in