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marese — margravio. | 321 |
di essa, non era più annesso comunemente a maliscalco, e che quest’ultima usata in tal senso non sarebbe forse stata più intesa. Del resto il fr. maréchal non agì solo sull’it.; poichè l’ing. tolse da esso il suo marshal mareschal, generale, e ne formò persino il vb. to marshal, ordinare, schierare; e s’è già visto che il tm. Marschall risenti ancor esso l’influsso fr. Deriv.: marescial-la-lato. V. Marescalco.
Marese, stagno (Villani). Con afr. maresc, fr. marais è tratto comunemente da un bl. mariscus che sarebbesi formato da l. mare. Ma la forma afr. maresc e più marchais e prov. marcx che sta forse per marsc accennano piuttosto ad orig. ger., nel qual campo abbiamo mat. marsch, bt. marsch, ol. maerasch, mare, stagno, palude; le quali voci sono e per forma e per senso assai più vicine alle rom. che l. mariscus.
Margravio (neolog.), titolo di dignità principesca in Germania, ch’era da principio proprio del giudice o governatore d’una marca o provincia di confine; e quindi equivale a marchese. Fu cominciato ad usare dagli storici it. in questo secolo, e solo parlando di cose tedesche. In Francia penetrò sin dal sec. 16º. Rappresenta immediatamente il tm. Markgraf, venuto da aat. maregrâvo marggrâvo, mat. marcgrâve marcrâve margrâve, e composto di Mark, frontiera, provincia di frontiera, e di aat. grâfio grâvëo, mat. grave, tm. Graf, conte. Il primo dei due elementi è già stato esaminato: il secondo è aat. grâfio grâvo krâvio garâbo, gerâbo, mat. grâve, presidente, tribuno, procuratore, giudice reale, conte, chirurgo, medico, tm. Graf, conte; afris. grêva, fris. grêve greafa, nd. grefa, isl. greifi, ags. gerefa, ing. reeva rif [in sherif], i quali vocaboli sono tutti di signif. pressappoco uguali a quelli dell’aat. e mat., ma con prevalenza di quello di “conte”. Quanto all’origine prima, ormai è del tutto rigettata quella dal nome bl. graphiarius, graphium, notaio, cancelliere, scrittura, venuto da gr. γράφειν, scrivere; e il Kluge sostiene che è schiet-
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