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270 langravio — lanzichenecco.


spiegazione: il secondo, Wehr, vale “difesa”, ed è nome formatosi dal vb. wehren, difendere, proteggere, già visto all’vb. guarire, che ne è un derivato.

Langravio, nome di grado principesco in Germania (Term. stor. mod.). Dal tm. Landgraf, ch’è anch’esso un composto. Il primo elemento è Land, paese, già veduto: il secondo è il t. Graf, conte. Vale adunque “conte o governatore d’un paese”. In fr. compare già nel sec. 13º: in it. invece solo nel 16º presso il Segni, Storie.

Lanzichenecco, soldato tedesco a piedi (Guicciardini, Bembo, Varchi). Questo nome entrò in Italia sulla fine del sec. 15º, coi tanti tedeschi che militavano ai servizi dei principi che combattevano allora in Italia. È una riproduzione di tm. Landsknecht, che letteralmente vale “servo del paese” [Land = paese; Knecht = servo], ossia “uomo armato per la difesa del paese”. Questi lanzichenecchi in Germania furono trovati nel sec. 15º per assicurare stabilmente il paese, che prima era infestato dalle compagnie di ventura; e venivano dal Flächland o paese di pianura, per contrapposizione ai soldati svizzeri ch’eran del monte o Bergland. Ebbero un assetto regolare da Massimiliano I Imperatore (1493-1519), aiutato efficacemente da Federico di Hohenzollern e da Giorgio di Fronsberg, chiamato il padre dei lanzichenecchi. Però nella formazione del nome it. ebbe parte una falsa interpretazione che gl’Italiani, indotti dalla somiglianza del suono, diedero alla prima parte del composto. Essi credettero cioè che questa fosse Lanze, lancia, e perciò supponendo che il signif. fosse quello di “servo o soldato dalla lancia”, trasformarono il vocab. t. in lanzichenecco, (Guicciardini), lanzenetto (Bembo), lanzighinetto (Busini), lanzichenecca (Buonarroti). Il Guicciardini ci dà anche la forma crudamente t. Lanzchenech. L’i e il primo e sono epentesi richieste dalla pronuncia e dall’indole della nostra lingua. Il nome t. penetrò anche in Francia sin dal sec. 15º (v. O. de la Marche, Mem.,