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200 giavellina — giga.


termini lo sdoppiamento dell’a ger. nel dittongo it. ia, non è raro. E neanche il senso presenta grave difficoltà, quando si pensa che la parola it. cantone può significare al tempo stesso un “tratto di paese” (come quando diciamo “il cantone di Berna”) e “piccolo ripostiglio”. Tale è la mia opinione sull’etim. di questa parola non ancora tentata da alcuno.

Giavellina, specie d’arme da lanciare (Montecuccoli). Facilmente è riproduzione dal fr. javeline, sp. jabalina; ma potrebbe anch’essere derivazione del nome seguente.

Giavellotto, sorta di dardo a foggia di mezza picca (G. Villani, 8, 75, 4). Immediatamente questo nome venne senza dubbio dal fr. javelot, il che è provato e dalla forma stessa, e dall’essere la voce stata usata la prima volta dal Villani, vale a dire da uno scrittore che introdusse in italiano non poche parole francesi. Ora il fr. colle forme antiche gavelot, gaverlot, gaverlos, garelos, garlot, gaurlot, iavrelot, glavelot, bret. gavlod, mat. gabilot, a. fiam. gavelote, fu dal Grimm riportato a ing. gavelok, o meglio ad ags. gaflac d’ug. sig., composto del nd. gefia, lancia, e ags. lâc, giuoco. Il Pott invece propose il cimb. gafl-ach, lancia a penna. Il Diefenbach al contrario riannette le voci ger. del mat. alla stessa radice di Gabêl, forchetta, e afr. gaffe, pertica; e da esse sarebber venute le romanze. Tuttavia la etim. vera è sempre incerta; poichè, oltre alle opinioni viste qui, il Littrè ricorre al bl. capiulus, capilum; e il Tobler parte da un glaivelot, dimin. di glaive; le quali due ultime ipotesi peraltro sono combattute da G. Paris per ragioni sia di senso che di forma. Onde l’etim. ger. è sempre una delle più probabili.

Giga, strumento musicale a corde, simile al violino; parte d’una sonata (Dante, Parad. 14; Intelligenza, 292). Questo coll’afr. gigle, gigue fr. gigue (che il Mackel crede venuto da * gige per dissimilazione), prov. gigua, guiga, giga,