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122 | faldistorio — fango. |
Faldistorio-ro, sedia pieghevole usata per lo più da’ prelati (Fra Giordano, Prediche). Venne dall’aat. faldistol, faltistol, faltestuol, falstuol, ags. fyldstól; nel quale composto entrano l’aat. falt = piega, visto alla parola precedente, e l’aat. stuol, stual, stôl, mat. stuol, tm. Stuhl, seggio; as. stól, ol. stoel, ags. stôl, ing. stool, anrd. stóll, got. stols, trono [ags. cynestol] dal tema ger. stôla, rad. ger. sta, idg. stha. Questo nome verbale s’è formato dalla rad. sta mediante il suffisso lo, come got. sit-ls, seggio dalla rad. idg. sed. Non pare abbia alcuna affinità colla rad. idg. sthal, da cui tm. stellen, porre. Fuori del campo ger. corrispondono a stuol, Stuhl, il lit. pastólas, piedistallo, a. sl. stolu, seggio, trono, e gr. στήλη, colonna. V. Anche Palchistuolo. Insieme coll’it. procedettero dall’aat. il mlt. faldestolium, faldestorium, l’a. sp. facistor, facistol, sp. faldistorio, prov. faudestol, afr. faudesteul, faudeteul, fr. fauteuil; la quale ultima parola peraltro non conserva più il valore primitivo ed etimologico, ma significa semplicemente “poltrona, seggio”. Il tm. dall’aat. faldistol, mat. faltestuol cavò Feldstuhl: ed in questa formazione ebbe parte un falso ravvicinamento della prima parte del composto, falt, al nome Feld, campo: cioè si credette che l’intera parola volesse dire “sedia da campo”. L’ing. ha faldstool.
Fango, terra rammollita dall’acqua (Dante, Petrarca). Dal tema ger. fanja, fanjâ si svolsero il got. fanj [gen. fanjis], fango, aat. fenna, fenne, fenni, palude, agg. fennig, paludoso, ags. fenn, fen, ing. fen, anrd. fen, ol. fen, fenne, feen, bt. fenne, a. fris. fenne, fene, fris. finne, fehn, palude; colle quali forme ger. il Bopp Gl.3 234 confronta il sans. panka, loto, polvere. Ora dal ceppo ger. fanja ebbero origine le voci romanze: it. sp. fango, prov. fanha, fanc, afr. fanc, fr. fange, norm. fangue, lomb. fahna, mota, melma. Il vall. ha fanjë [fr. fagne], applicato principalmente al nome geografico les hautes faniëz des Ardennes, col signif. di “marese, palude”, e connesso foneticamente e logicamente