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112 elsa — eribanno.

menti non si avrebbe mai avuto l’aat. hariman, e mat. heriman, lasciando stare che il concetto di “guerriero” che campeggia nell’aat. e mat., difficilmente si sarebbe svolto da un Ehrmann, “uomo d’onore”. Dal passo allegato di Lodovico il Pio appare che Arimannus era al suo tempo termine commune presso gl’Italiani; e perciò questa è una di quelle non poche parole germaniche che dopo essere state usate per qualche tempo sul territorio latino dai popoli ger., disparvero poscia dalla lingua del popolo, perchè coi cangiamenti sopravvenuti, non se ne sentiva più il bisogno.

Equipaggio, propriamente ed originariamente = il provvedere del necessario una nave; poi = il provvedere del necessario qualcuno; poi = l’insieme delle cose che occorrono a questo effetto (Magalotti, lett. 163). Immediatamente procede dal fr. équipage che è un sost. svoltosi dal vb. equiper; il qual vb. fr. [afr. esquiper, sp. esquifar, esquipar], significava dapprima “lasciar la riva, prender il largo”; e si formò dal nome esquif [afr. eschif, esckip, sp. esquife, it. schifo]. Alla sua volta il nom. romanzo non era che la riproduzione dell’aat. skif, got. ags. anrd. skip, scip, tm. Schiff, nave (v. Schifo). È molto verosimile che nella elaborazione formale dell’it., e fors’anche del fr. equipage, abbia avuto parte la falsa idea che in quella parola entrasse come elemento di composizione paggio. Deriv.: equipaggia-mento-re-to.

Est, levante, oriente (Sassetti, lett. 309; Ginan. Malat. Gran. 47). Questo e gli altri tre relativi nomi dei punti cardinali, sud, ovest, nord, benchè cominciati ad usare dagli scrittori sin dal sec. XVI, sono diventati d’uso comune in Italia solo in questo secolo per il grande sviluppo preso dalla geografia, dove riescono spesso più comodi che gli antichi veri ital. levante, ponente ecc.; e non li abbiam tolti direttamente dal t., bensì, come è avvenuto tante volte, dal fr. e dallo sp. Ora il fr. est, afr. hest [donde secondo il Diez, vennero pure l’a. sp. leste, sp. este], procedette