Pagina:Kant - Critica della ragion pura, vol. I, 1949, trad. Gentile-Lombardo.djvu/72

50 introduzione

l’esperienza, ma altresì con la nota della necessità, e perciò del tutto a priori, e in base a semplici concetti. Ora tutto lo scopo supremo delle nostre conoscenze speculative a priori si fonda su tali principii sintetici o estensivi; perchè gli analitici sono, sì, importantissimi e necessariissimi, ma solo per giungere a quella chiarezza dei concetti, che è desiderabile per una sicura ed ampia sintesi, come per una conquista realmente nuova1.


V

In tutte le scienze teoretiche della ragione sono compresi, come principii, giudizi sintetici a priori.

1. I giudizi matematici sono tutti sintetici. Questa proposizione pare sia sfuggita sinora all’indagine di quanti hanno analizzato la ragione umana, e anzi par proprio opposta alle loro congetture, sebbene sia incontestabilmente certa, e molto importante nella sua conseguenza. Infatti, poichè si trovava che le deduzioni dei matematici procedono tutte secondo il principio di contraddizione (ri-



  1. I due paragrafi che seguono (V e VI) sono desunti dai Prolegomeni (V, n. 1) con piccole modificazioni. Nella 1ª edizione a questo punto seguivano le parole:

    «Qui dunque si cela un certo mistero7 1, il cui scioglimento soltato può render sicuro e fidato il nostro progresso nel campo sconfinato della conoscenza pura dell’intelletto: occorre cioè scoprire, con la sua universalità, il fondamento della possibilità di giudizi sintetici a priori, vedere le condizioni che ne rendono possibile ogni singola specie, e non descrivere con un cerchio fugace, ma determinare, compiutamente e a sufficienza per ogni possibile uso tutta questa conoscenza (che costituisce le loro varie specie) in un sistema, secondo le sue fonti originarie, le partizioni, l’ambito e i limiti. Tanto basta per ora di quel che di peculiare hanno i giudizi sintetici.»

    1. «Se ad uno degli antichi fosse venuto in mente anche solo di porre il presente problema, questo solo avrebbe potentemente scosso tutti i sistemi della ragion pura sino al tempo nostro, e ci avrebbe risparmiato tante e tante vane prove, che, senza sapere propriamente con che si avesse a fare, si sono ciecamente tentate.»