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ii
prefazione a questa traduzione
 


Storia generale della natura e teoria del cielo, o Saggio intorno alla costituzione e all’origine meccanica del mondo secondo i principii newtoniani (1755).

Pricipiorum primorum cognitionis metaphysicae nova dilucidatio (1755).

Metaphysicae cum geometria junctae usus in philosophia naturali, cuius speciem I continet monadologiam physicam (1756).

Nuova osservazioni sulla spiegazione dei venti (1756).

Nuova teoria del movimento e della quiete (1758).

Saggio di alcune osservazioni intorno all’ottimismo (1759).

La falsa sottigliezza delle quattro figure sillogistiche (1762).

Tentativo d’introdurre il concetto delle quantità negative in filosofia (1763).

L’unico possibile argomento dell’esistenza di Dio (1763).

Ricerche sulla evidenza dei principii della teologia naturale e della morale (1764).

Osservazioni sul sentimento del bello e del sublime (1764).

Del primo principio delle differenze delle regioni nello spazio (1768).

Nell’uno o nell’altro di questi scritti lo storico della genesi del pensiero kantiano scorge le tendenze e i germi del criticismo; ma questo nasce, si può dire, nella Dissertazione del 1770: dove Kant si stacca dalla filosofia leibniziana, distinguendo nettamente la conoscenza sensibile dalla conoscenza intellettuale: quella dei fenomeni, questa dei noumeni; e abbozzando, rispetto alla prima, quell’Estetica trascendentale, che sarà la prima parte e il fondamento della Critica della ragion pura: mostrando, cioè, come ogni conoscenza sensibile risulti dalla materia, o sensazione che presuppone la presenza di qualche cosa di sensibile, e dalla forma, onde la mente umana coordina e unifica nello spazio e nel tempo il molteplice della sensazione, per dar luogo alle conoscenze particolari, che l’intelletto, nel suo uso logico, elabora in concetti comuni e leggi generali, costi-