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analitica dei concetti 145

cui il molteplice di rappresentazioni date (sieno intuizioni o concetti) è ricondotto ad una appercezione in generale, è al funzione logica dei giudizi (§ 19). Così ogni molteplicità, in quanto è data in una intuizione empirica, è determinata da una delle funzioni logiche del giudicare, onde essa cioè vien portata a una coscienza in generale. Ma le categorie non sono altor che proprio queste funzioni di giudicare, in quanto il molteplice di una data intuizione (§ 13) è determinato rispetto ad esse. Il molteplice dunque di una data intuizione è sottoposto necessariamente alle categorie.


§ 21.

Annotazione.

Una molteplicità contenuta in una intuizione, che io chiamo mia, viene, per la sintesi dell’intelletto rappresentata come subordinata alla unità necessaria della autocoscienza, il che avviene mediante la categoria1. Questa dunque indica che la coscienza empirica di un molteplice dato in una intuizione, è sottoposta così ad una autocoscienza pura a priori, come una intuizione empirica è sottoposta a una intuizione sensibile pura, che ha luogo ugualmente a priori. — Nella proposizione precedente v’è dunque l’inizio di una deduzione dei concetti puri dell’intelletto; nella quale, poichè le categorie sorgono solo nell’intelletto, indipendentemente dalla sensibilità, io debbo astrarre ancora dal modo, in cui il molteplice può esser dato a una intuizione empirica, guardar solo all’unità, che per opera dell’intelletto, mediante la categoria, inter-



  1. L’argomento è fondato sulla unità che noi ci rappresentiamo dell’Intuizione, unità per la quale un oggetto è dato, e che racchiude sempre in sè una sintesi del molteplice dato in una intuizione, e contiene di già il rapporto di questo con l’unità dell’appercezione. (N. di K.)
Kant, Ragion pura. 10